Cronache e Notizie

1° MARATONINA DI MONTE CANTIERE

lunedì 28 luglio 2014

Potremmo anche definirla la Maratonina dei Miracoli visto come sono andate le cose. Il primo è veramente grande : la pioggia è cessata , dopo una settimana di scrosci ininterroti, solo ed escusivamente nell'area della corsa .Mac deve avere fatto un patto col diavolo o avere conoscenze molto in alto. Il secondo ha risanato tutte le podiste mie amiche che lamentavano dolori terrificanti in ogni parte del corpo , morte imminente o zoppia cronica perchè al via della gara si sono risanate e " buttando le stampelle alle ortiche ", si sono lanciate lungo il percorso come lepri. Ma ci sta , eravamo ancora sotto l'aura benigna della zona miracolo . Ma andiamo con ordine . Questa mattina io e Morena siamo partite per raggiungere il luogo della nuova Maratonina del Monte Cantiere , sempre in zona Lama Mocogno. Partiamo piene di dubbi , dopo avere consultato meteo.it , giornali e tv , nonché amici in vacanza nella zona e dulcis in fundo anche le articolazioni dei vari anziani di casa . Tutto faceva pensare al peggio, ma non potevamo mancare . E partiamo , ma già a Torre Maina la pioggia è così intensa che dobbiamo fermarci per visibilità zero. Telefonata a Giuseppe per sapere come va lassù dove già è in atto il miracolo, non piove , e ripartiamo verso la meta. E in effetti strada facendo il tempo migliora e quando arriviamo c' è persino un raggio di sole. Miracolo ! C' è un sacco di gente, siamo più di 300 temerari a sfidare le intemperie.I soliti malati di trail che incontri sempre, quelli bravi ,quelli che ci provano. Ecco Cecilia, sempre più filiforme a forza di fare km. e km . su per i monti. Ecco Ginetta che , siccome è infortunata ,correrà lo stesso, coi bastoncini però. Ecco Mauro con Angela , ecco Fabrizio senza cane ma con figlio, ecco quelli di Bologna, ecco Lolo ed anche Franco.Ecco l'altra Morena con la sua amica Irene .Ci siamo tutti , partiamo dai , prima che la pioggia ci ripensi. Discorsetto di Mac che si raccomanda di usare le scarpe da trail perchè il terreno è scivoloso e la testa , sempre per lo stesso motivo . Poi punzonatura del pettorale e partenza sotto l'arco giallo, sull'erba un po' alta e fastidiosa, poi sulla strada e subito dentro il bosco . Vanno tutti forte, evidentemente si sono allenati bene e cominciamo a salire su un percorso impegnativo lungo una strada sterrata , sassosa e un po' sdruciolevole. Cecilia che era tanto stanca , con l'aria di montagna si è ripresa bene e mi abbandona subito. Morena la vedo lontana che sale. Io respiro male, faccio sempre fatica a rompere il fiato in queste corse in montagna. Affianco un grande , Claudio, reduce da un 'operazione alle anche che oggi corre ugualmente, sfidando un po' la sorte in un percorso così dissestato e , forse , anche le ire del suo ortopedico che, comunque, non saprà mai che il suo paziente arranca in mezzo ai sassi. Ma noi podisti,che testa..! Però Claudio va e mi abbandona dopo qualche km. su una salita impegnativa nonostante le sue anche bioniche, come lui dice.. Mi sembra di essere al Ventasso, il panorama è simile e il percorso duro . I km. soltanto 16 però .Le file si assotigliano , tutti corrono veloci e si arrampicano verso il Monte Cantiere. Rimaniamo pochi, passo Massimo , sorpasso qualcuno che fatica lungo il salitone o chi ha paura di buttarsi lungo la discesa sconnessa . Mi diverto, gioco schivando le pozzanghere, sgambetto fra un sasso e l'altro , le scarpe nuove da trail comprate ieri da Dino fanno il loro dovere . Siamo circa a metà e raggiungo Alberto piccino sotto gli alberi nel sentiero. Bene, un amico con cui parlare e spezzare anche un po' il peso della solitudine .Saliamo, la vegetazione si dirada verso la cima, siamo all'aperto fuori dal bosco , vicino al monte. Ma poi torniamo dentro, la luce scompare, le foglie umide buttano umidità e il terreno è pieno di funghi . Corriamo mentre Alberto mi parla del suo nuovo lavoro in mezzo alla natura, dei libri che legge alla sua bimba , dei viaggi in Africa che tanto lo hanno affascinato. Saliamo ancora fino all'ultimo ristoro al 12 km. e mezzo. Manca poco , me la sono presa giustamente comoda , non sono stanca. Scendiamo ,siamo fuori dal bosco, la radura è più spoglia, tronchi tagliati, ancora funghi. Incrociamo qualcuno che i funghi li raccoglie e altri che hanno fatto il percorso breve.Manca pochissimo , seguiamo le cordelle colorate che indicano la strada e via , giù per l'ultima ripida discesa che porta al paese. Duro cemento sotto le mie ginocchia, ahi ahi , ma mi lascio andare , mi diverto, riassaporo il piacere della corsa. Pochi metri giù nella strada, un ultimo tratto nel prato e poi sotto l'arco dell'arrivo. L'orologio segna 2 ,15. Bene sono arrivata, ce l'ho fatta e non sono nemmeno stanca. Acqua fresca all'arrivo, avrei gradito un the, ma è finito, pazienza, la prossima volta cercherò di andare più veloce.. Vedo Teida che chiacchiera con Alessio. Beh , sono in stato di grazia, la corsa mi ha rallegrato e vado a fare" pace" con Alessio con cui ho avuto una discussione virtuale un po' di tempo fa. Anche una foto insieme per immortalare l'accordo. Saluti a destra e a manca mentre torno alla tenda, poi una chiacchiera con Giovanni , allegro come sempre nelle sue montagne. Un saluto a Cecilia che programma le altre gare della giornata e poi via, si torna mentre la prima goccia di pioggia sfida il sole e bagna la terra, seguita subito da tante altre. Ma che importa la gara è finita, il miracolo di Monte Cantiere è compiuto. Verso casa la pioggia si fa sempre più fitta, Pavullo è immersa in una nebbia novembrina . Io e Morena , al riparo in macchina parliamo della giornata, della gara proprio bella e davvero riuscita. Anche stavolta un bravo a Mac che ha usato testa e cuore !

Franca Michelini

 
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