Cronache e Notizie

Ozzano dell'Emilia (BO) "44^ Camminata della Resistenza"

martedì 25 aprile 2017

Mattina fresca dopo le leggere piogge della notte passata, partiamo da casa con la nebbia poi dopo pochi chilometri il mondo cambia completamente. Il sole a poco a poco esce allo scoperto ma l'aria è piuttosto frizzante: tipica mattina di primavera. La nostra meta è Ozzano dell'Emilia (BO) in dialetto Bolognese UZAN, dove la locale sede dell'AVIS organizza la "44^ Camminata della Resistenza" ormai è una tradizione è un modo per celebrare questa importantissima data. Il ritrovo è fissato nella Piazza Allende molto moderna a ridosso della Via Emilia, molto spazio a disposizione e comodi parcheggi. Ritiro del pettorale molto particolare, si tratta di un braccialetto di carta resistente colorato con il tricolore con la scritta Camminata della Resistenza. Il programma prevede anche una sezione competitiva omologata UISP sulla distanza di Km 15 piuttosto impegnativa. Usciti da Piazza Allende iniziamo lentamente a salire verso la collina utilizzando un tracciato impiegato in diverse camminate che qui si svolgono durante l'anno, qualcuna purtroppo non si disputa più come la Nassetti ad esempio. Superiamo una zona attrezzata ad orti comunitari molto ben tenuta, andiamo in direzione del Borgo di San Pietro di Ozzano: si tratta di un piccolo gruppo di case sostanzialmente rimasto come in alcuni disegni del 500, una maestosa torre dell'XI secolo domina la zona. Giriamo intorno a borgo poi con una decisa salita entriamo nel territorio del Parco dei Gessi Bolognesi e dei Calanchi della Badessa, un vasto parco regionale di incredibile bellezza. La salita diventa sempre più impegnativa, il primo ristoro sembra come la Mecca ma la bellezza dei luoghi è impagabile. Adesso il percorso è un continuo sali e scendi per poi arrivare al cartello che indica Settefonti il punto più estremo della camminata di oggi: subito dopo il cartello svoltiamo a destra intanto stanno arrivando i primi atleti competitivi, ora si corre in Via del Pilastrino: è uno dei punti più panoramici della zona, un pilastrino votivo del 600 segnala la presenza del Monastero Camaldolese di Santa Cristina andato completamente distrutto. Raggiungiamo il punto più alto del tracciato di oggi, da un lato si vede tutta la pianura bolognese: Bologna con le sue torri - peccato per la foschia - mentre dall'altro si vede la Valle dell'Idice, il Monte delle Formiche, Monterenzio e Castel de Britti con una splendida vista sui Calanchi Bolognesi. Adesso entriamo nel Borgo di Ciagnano, si vede anche la piccola Valle del Rio Olmetello. Anticamente era un borgo fortificato, ora è rimasto solo il rudere della Chiesa di San Donato con il piccolo cimitero nel punto più erto della collina. Ora la discesa è molto veloce caratterizzata da secchi tornanti, le gambe viaggiano da sole . Superiamo il secondo ristoro, la discesa è più dolce, i chilometri scorrono velocemente Ozzano appare all'orizzonte. Percorriamo a ritroso gli ultimi due chilometri arrivando in Piazza Allende accompagnati dalle note musicali della locale Banda Cittadina impegnata nella Cerimonia Ufficiale per celebrare la Liberazione. Si chiude un fine settimana piuttosto intenso ma non è finita quello della prossima settimana prevede camminate importanti arrivederci alla prossima.

Renzo Barbieri

Renzo Barbieri

 
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