Cronache e Notizie

10.000 di Spilamberto, buona la prima!!!

domenica 26 ottobre 2025


A nome della società Passo Capponi Asd faccio i complimenti al Presidente Alberto Cattini, a tutto lo staff e ai volontari dei Modena Runners Club per l'ottima organizzazione di questa prima edizione del 10.000 dell'Aceto Balsamico di Spilamberto. Gare giovanili e camminata non competitiva nella bellissima location della Rocca Rangoni, competitiva con partenza e arrivo in Via Marconi con percorso cittadino (completamente transennato) da 2 km da ripetere 5 volte. 250 competitivi al via (che con i tempi che corrono è oro colato), livello tecnico molto alto e partecipanti arrivati anche da fuori regione. Ristoro finale con piadine, affettati, frutta e caffè. Pacco gara con gadget, bottiglietta d'acqua, maglietta di cotone e un'utilissima cuffia in materiale tecnico. In estrema sintesi, buona la prima!!!

Alessio Guidi

Lago Santo Ski Race i reggiani al traguardo con Isabella Morlini e Roberto Boni primi nella km 19

giovedì 23 ottobre 2025


Sabato 11 ottobre ( nel 2023 si era svolta il 30 settembre e nel 2024 il 12 ottobre) si è disputata sulle montagne modenesi l’edizione 2025 della massacrante ATK Bindings Lago Santo Skyrace.
Tutte le gare in programma (le due prove agonistiche e le due proposte non competitiva e giovanile) si sviluppavano nel territorio della conca glaciale del Lago Santo Modenese e nel territorio del Parco del Frignano e le gare competitive passavano sulle cime dell’alto Appennino (Romecchio, Omo, Giovo, Rondinaio, Nuda)
La gara è partita e arrivata a Sant’Anna a Pelago in provincia di Modena e ha toccato ovviamente il lago Santo, ma anche una parte di territorio barghigiano, arrivando fino sula cima del Monte Giovo, metri 1991 di altitudine.
Il Lago Santo Skyrace era un percorso di km 29 e 2000 metri di dislivello positivo che consisteva nella traversata di cinque vette del crinale (Cime Romecchio, Cima dell’Omo, Monte Giovo 1991 s.l.m., Monte Rondinaio 1963 s.l.m., Monte Nuda 1775 s:l.m.) di spartiacque appenninico con bei panorami sul mar Tirreno, con vista sulle isole dell’arcipelago toscano e la Corsica, e raggiungeva il Lago Santo Modenese. Nella traversata del massiccio occidentale del monte Giovo vi erano rilevanti difficoltà tecniche atipiche per l’Appennino, con tratti molto ripidi sia in salita che discesa e fondo fortemente sconnesso.
Il Lago Santo Trail, il percorso più breve consisteva in uno short-trail di km 19 e 1250 metri di dislivello positivo (nel 2023 era stato di km 16). Il tracciato si snodava tra pinete e faggete secolari, su sentieri molto ampi e facili, strade bianche forestali e piste di sci di fondo nel tratto iniziale, con un continuo sali-scendi, molto veloce, con pendenze sia in salita che in discesa ma molto impegnativo e passaggio sul crinale sulle Cime Romecchio (1789 s.l.m.) e la Cima dell’Omo (1860 s.l.m.).
La gara di km 29 è stata vinta dal bolognese Nicola Montecalvo dei Triron in 3h19’59 che ha preceduto Andrea Taffarel della Scuola di Maratona Vittorio Veneto, secondo in 3h35’36 e il toscano Giacomo Rossi del CSI Arezzo, terzo in 3h37’00.
Due i reggiani hanno corso l’impegnativa km 29 come Alex Romani della New Bike, settimo in 3h55’55 e Federico Bizzarri della podistica Correggio, 102esimo in 5h39’57.
Nella km 29 al femminile prima in 4h00’46 Marta Cassai dei Run Card, seconda in 4h22’08 Monia Ventura dei Molon Labe e terza in 4h40’53 la modenese Lauria Sonia della società organizzatrice.
Nelle femmine della km 19 alla partenza la 54enne reggiana tre volte campionessa mondiale di corsa su ciaspole Isabella Morlini, tesserata per l’atletica Reggio che ha vinto con il crono di 2h26’33, bissando il successo del 2023 e 2024, battendo la frassinorese Manuela Marcolini dello Sportinsieme Castellarano, al traguardo in 2h329’11 (seconda anche nel 2023 e 2024) e Laura Sarti, all’arrivo in 2h29’23.
Nel trail corto maschile trionfo del reggiano Roberto Boni, portacolori dell’atletica Reggio in 1h59’00, seguito dal frassinorese Alessandro Marcolini della società reggiana Sportinsieme Castellarano in 1h59’01 e dal modenese Gianluca Schiatti del La Bottega di Casinalbo in 2h08’07.
I reggiani giunti al traguardo nella km 19 sono: Cristian Tolomeo della polisportiva Scandianese, 19esimo in 2h29’11, Enrico Casoni della polisportiva Sampolese, 45esimo in 2h42’40 e Francesco Busina dell’atletica Castelnovo Monti, 51esimo in 2h44’57.
La Lago Santo Skyrace è stata organizzata dall'Associazione Team Mud & Snow  in collaborazione con l’Ente Parchi Emilia Centrale, la Scuola Sci Club Sant’Annapelago, il comune di Pievepelago (MO) e il comune di Barga (LU), e l’associazione “Sentiero delle Cascate”.
I classificati sono stati 156 nella km 19 (71 nel 2023 che però era la km 16 e 110 nel 2024) e 136 nella km 29 (104 nel 2023 e 149 nel 2024).
Le gare competitive sono state la quarta tappa e il gran finale del Circuito Trail dei Parchi dell’Emilia, il circuito di trail running che riunisce le più spettacolari gare nei parchi appenninici.

Nerino Carri

Comunicati del CSI di Reggio Emilia

giovedì 23 ottobre 2025


CAMPIONATI NAZIONALI CSI: BRILLANO LE
SOCIETÀ REGGIANE DI ATLETICA E PADEL
Titoli e qualifiche nella Corsa su Strada e nella nuovissima disciplina del
Padel
Il weekend del 18 e 19 ottobre ha visto svolgersi in contemporanea due eventi nazionali organizzati
dal Centro Sportivo Italiano rispettivamente a Lonigo (VI) e Terni (TR), a cui hanno partecipato
numerose società affiliate al nostro comitato, ottenendo ottimi risultati.
Per l’atletica, significativo il risultato dell’Atletica Castelnovo ne’ Monti, che ottiene il titolo
nazionale a livello societario. Splendida medaglia d’oro nella categoria Ragazze per l’Atletica
Reggio con Allegra Iori, che sale sul più alto gradino del podio dopo una notevole prestazione.
Infine, la Sampolese torna a casa con un argento per Camilla Bertoldi negli Esordienti e un bronzo
per Gaia Bolondi nelle Ragazze, completando un ricchissimo bottino per il territorio, che dopo i
piazzamenti ai Campionati Nazionali su Pista di settembre scorso ancora una volta si conferma ai
vertici del movimenti nazionale di atletica leggera.
Più a sud, sui campi di Terni, le squadre reggiane sono arrivate agguerrite e pronte a sfidare gli
avversari, dando vita ad un Campionato di altissimo livello rispetto agli anni passati. Le squadre,
femminili, maschili e miste, hanno raggiunto nella quasi totalità le fasi finali: in particolare la CSI
Sport maschile Elite è uscita alle semifinali, e la Tekno Padel mista è uscita ai quarti. Ottimi risultati
in una disciplina che, a livello territoriale, è decisamente in crescita, sia per il suo lato ludico che
per la componente più competitiva, anche grazie al Centro Sportivo di Reggio Emilia che da un
paio di anni ha introdotto il Padel tra le attività istituzionali con un Campionato Provinciale ad hoc.

CSI Reggio Emilia

Ennesima vittoria della reggiana Camilla Rizzardi al Trail dei Folendari in Veneto

mercoledì 22 ottobre 2025


Domenica 12 ottobre in Veneto a Cerro Veronese è andato in scena il Trail dei Folendari.
Nel Trail dei Folendari vi erano due percorsi competitivi: km 30 con 1500 metri di D+ e km 15 con 750 metri di D+.
ll Trail dei Folendari 2025 è più di una gara: è stata un’occasione per vivere da vicino la magia dei Folendari, tra salite, mulattiere, creste panoramiche e silenzi che solo la montagna sa regalare.
Con partenza dal centro di Cerro Veronese, i percorsi attraversavano la Val Squaranto, raggiungevano il forte di Santa Viola, per poi passare sul sentiero delle sorgenti. I tracciati erano composti perlopiù da single track e mulattiere di sottobosco.
La km 30 è partita alle 9, la km 15 alle 10 e la non competitiva sul percorso più corto alle 10,05.
Nel trail in provincia di Verona era presente una delle più forti atlete di corse in fuori strada della provincia di Reggio Emilia, la ramisetana Camilla Rizzardi del Team Mud & Snow che ha vinto la km 30 in 2h50’56. Secondo posto in 2h52’37 per Martina Del Bosco dei Durona Team e terzo in 3h17’17 per Camilla Donato.
Negli uomini successo di Vittorio Marchi dei Bolf Team in 2h33’35, seguito da Alberto Pieropan dei Durona Team in 2h37’33 e da Andrea Beghis del ATF Studio Sportivo in 2h41’49.
Sul podio della km 15 sono saliti nei maschi Marco Consolaro del Team Km Sport in 1h10’08, Luca Clara del Martini Speed Team in 1h10’41, Davide Battagni in 1h11’08, nelle femmine, Sofia Toniolo del Bolf Team in 1h24’01, Linda Meridio del Vicenza Marathon in 1h26’02, Simonetta Minestrina dell’atletica Trento in 1h28’42. Nella km 15 un reggiano in classifica, Federico Mastromattei dell’atletica Guastalla Reggiolo, 75esimo in 1h39’13.
Nel Trail dei Folendari sono giunti al traguardo 309 runners nella km 15 e 156 nella km 30.

Nerino Carri

Atleti della provincia di Reggio Emilia al Lunigiana Skyrace in Toscana con Camilla Rizzardi prima nella km 24

mercoledì 22 ottobre 2025


La Lunigiana Outdoor ha organizzato domenica 27 settembre l’evento podistico Lunigiana Skyrace, manifestazione sportiva composta da due gare: La Lunigiana Skyrace 20 (LSR20), lunghezza circa km 24 e dislivello positivo circa 1200 metri, orario di partenza 10:00, tempo massimo di percorrenza 5 ore e La Lunigiana Skyrace 45 (LSR45),sulla distanza di circa km 45 con 2500 metri di D+ orario di partenza 9:00, tempo massimo di percorrenza 10 ore. Entrambe le corse in fuori strada erano con partenza e arrivo in Piazza Vittorio Emanuele II, a Fivizzano in provincia di Massa Carrara.
I percorsi si snodavano su sentieri e antichissimi selciati medievali, tra arenaría, marmo e natura selvaggia. I tracciati attraversano valli incontaminate e borghi montani, ricchi di fascinazione paesaggistica e storica, regalando potenti panorami dell’Appennino e delle Alpi Apuane settentrionali. il punto più alto, il Monte La Nuda, che domina la stazione sciistica di Cerreto Laghi, è a quota 1893 sim. I tratti su asfalto erano inferiori al 10 % dell’intero percorso. La km 45 passava da Sassalbo e il Monte La Nuda.
Il percorso della km 24 è partito dal centro storico della Città Nobile di Fivizzano, poi si immerge in valli selvagge e risalendo una vecchia mulattiera che corre a fianco di un’incredibile sistema di chiuse condutture per produrre energia elettrica risalenti ai primi dell’800, raggiunge il crinale contrafforte delle più alte cime all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, dopo lo percorre tutto, attraversando antichi borghi molto belli dove dominano la scena le Alpi Apuane Settentrionali con la parete Nord del Pizzo.
La km 45 è stata vinta da Jacopo Fontanini in 4h16’07, seguito da Mattia Vasoli in 4h42’21 e dal reggiano di Talada Patrick Gaspari del team della provincia di Reggio Emilia, Amorotto in 4h43’58.
Nelle donne vittoria di Marta Cassai in 5h26’18 che precede Sonia Chiapello del Team Martiri10Zero Uno, al traguardo in 5h37’42 e Simona Checcucci dello Ski Team Lagoni Tesino, all’arrivo in 5h53’20.
Sentieri e antichissimi selciati medievali, tra arenaría, marmo e natura selvaggia. Il tracciato attraversa valli incontaminate e borghi montani, ricchi di fascinazione paesaggistica e storica, regalando potenti panorami dell’Appennino e delle Alpi Apuane settentrionali. il punto più alto, il Monte La Nuda, che domina la stazione sciistica di Cerreto Laghi, è a quota 1893 sim. I tratti su asfalto sono inferiori al 10 % dell’intero percorso.

Nella km 24 al femminile ai primi due posti atlete reggiane, prima in 2h17’11 la 25enne residente a Ramiseto Camilla Rizzardi del Team Mud & Snow, trail runner sta ottenendo ottimi risultati nelle corse in fuori strada, seconda in 2h36’39 Rossella Munari dell’atletica Reggio. Sul gradino più basso del podio Giulia Bertoletti in 2h38’36.
Nei maschi del trail più corto toscano vince il parmigiano di Langhirano Alessio Vorti in 1h18’52 che batte Matteo Anselmi dello Sport Project VCO - Scarpa, 2h00’03 il suo tempo e il reggiano residente a Scandiano ma originario di Rondianara, Federico Ganassi Spallanzani del team Amorotto - Kailas di Carpineti, 2h01’52 il suo crono.
Nella km 24 di reggiani in classifica troviamo, Katia Marzani dello Stone Trail Team di Castelnovo ne’ Monti, nona donna in 2h53’17 e Stefano Battani della New Bike, 61esimo in 3h01’20; nella km 45 Andrea Gabrielli dello Stone Trail Team, 57esimo in 7h30’47.
I classificati al trail toscano sono stati 73 nella km 45 e 124 nella km 24.

Nerino Carri

Modenesi e confinanti alla maratona di Lubiana

martedì 21 ottobre 2025


19 ottobre - Agh vol na bèla vója, dicendola alla nostrana, per andare alla maratona di Lubiana nel giorno in cui si corrono, a pochi km, la maratona di Parma, la mezza di Cremona come campionato nazionale, e appena più lontano, la mezza di Roma coi suoi 18400 arrivati; o in campo europeo, la maratona di Amsterdam che ha fatto quasi 17mila arrivati (più 13300 nella mezza).
Eppure la voglia è venuta al vulcanico Alessio Guidi da S. Agata, appena di là dal confine provinciale: che ne dite, facciamo un pullman? Hanno risposto in più di cento, i pullman sono diventati due, più qualche partecipante che è andato là per conto suo (sono 400 km scarsi di autostrada, meno che andare a Roma), a prezzi davvero economici, anche considerando che si alloggiava in un hotel internazionale 4 stelle sup, incluso il late checkout fino alle 16,30 per fare la doccia.
Non andavo in bus a una maratona dai tempi di Zavatta, prima con la Madonnina poi col Cittanova (Montecarlo, Budapest, Nizza, Plitvice…), con l’aggiunta di un paio di trasferte a Linz (città e maratona di cui a Modena non parla più nessuno): partenze da incubo all’una o due di notte, discussioni con gli alberghi al momento di ripartire perché qualcuno aveva guardato pay tv in camera e non voleva pagare, viaggio di notte per risparmiare un pernottamento alberghiero, toilette del pullman inutilizzabile perché l’autista non aveva caricato l’acqua e dunque soste nei grill ogni due ore, televisore che non riceveva ed era utilizzabile solo per proiettare le videocassette delle maratone di Govi… Non ne sarei più capace.
Invece con Alessio si è partiti alle 6 per essere in albergo a Lubiana per le 11.30; vicinissimi al centro maratona, e insomma all’una avevamo già ritirato pettorale e pacco gara (uno zaino, una maglietta, più un’altra maglietta consegnata al traguardo, il tutto per meno di 50 euro). Volendo, si poteva restare al pasta party, che però cominciava alle 15 del sabato, quindi nella maggioranza abbiamo scelto di visitare la città, profittando anche del fatto che tutti i mezzi pubblici, sabato e domenica, erano gratuiti per i podisti (vi è mai capitato in Italia…?).
Lubiana fa 300mila abitanti, dunque è più piccola di Bologna e poco più grande di Modena: ma la maratona è arrivata alla 29^ edizione, e con l’abbinamento alla mezza maratona e alla 10 km ha sfiorato i ventimila partecipanti (per fare il confronto, a Parma erano duemila in tutto su 4 percorsi, di cui 442 nella maratona).
A finire la 42 km (abbondanti) di Lubiana sono stati in 2832 di cui 598 donne, più 7400 nella mezza e 6400 nei 10 km: tutte gare competitive, cui ci si iscrive senza i certificati che vogliono solo da noi e in Francia.
Partecipazione anche qualitativamente di ottimo livello, se pensiamo che il vincitore Haftamu Abadi Gebresilase etiope ha finito in 2.06:52 (su un percorso ondulato con 140 metri di dislivello complessivo, e una distanza che i gps dei Passocapponi hanno misurato tra 42,600 e 43,300: fin verso il km 25 i nostri km coincidevano o quasi con le tabelle chilometriche, poi il km 27 è risultato scandalosamente di 1200 metri e da lì si è andati in progresso).
Sei africani (Etiopia, Eritrea, Kenia) nei primi sei posti, idem tra le donne dove ha primeggiato l’etiope Tigist Gezahagn Menigstu in 2.22:46. Primi italiani, almeno a giudicare dalle classifiche ufficiose, Giovanni Tufani (Runcard, qui del tutto inutile) 66° uomo in 2.51:10, seguito da Lorenzo Lasagna (Cus Parma) in 2:58:34, e dal “capponiano” Michele Camasta in 3.09:09; tra le donne, Michela Tironzelli da Umbertide, 40^ in 3.22:34.
Sempre facendo un paragone coi nostri pullman modenesi della speranza, dove su 50 persone era molto se i maratoneti erano cinque e i mezzi maratoneti dieci, qui il Passo Capponi ha portato al traguardo della maratona 29 uomini e 14 donne; alla fine dei 21 (anche qui, abbondanti) 18 uomini - col gruppone chiuso dal nostro Nunzio Pellicelli in 3.36 - e 17 donne (tra cui notevolissima Irene Bonafede in 1:27:58, poi Assunta Fava a far compagnia a Nunzio); e nei 10 km, 7 uomini e 9 donne. Insomma, 94 corridori su 103 imbarcati, daimò come direbbe Alessio.
Purtroppo non esistono classifiche suddivise per nazioni, e non potendo scorrere 19mila nomi mi limito a citare qualcuno dei nostri eroi di Modena e dintorni, quelli che da mezzo secolo o quasi calpestano gli asfalti o i sentieri: in maratona, i due Malavasi, Maurito con 4.35 e papà Paolo in 5.01 (non contento dei km fatti in gara, Paolino è tornato a piedi in albergo facendone altri 3). Nella 21 km, il cognome Mastrolia ci dice qualcosa, ma si tratta di Federico (1.55) di cui non risulta un grado di parentela con l’Indiano.
Purtroppo le classifiche sono date col tempo “brutto”, il gun time ormai abbandonato da tutte le maratone internazionali, e che resiste in Italia; solo il diploma, e i tempi ufficiali da chip con rilevamenti ogni 5 km, danno il real time: che sarebbe l’unico veritiero considerando che alla partenza, unica per maratona e mezza, ci siamo trovati in più di diecimila divisi in cinque gruppi secondo il tempo dichiarato, e il sottoscritto (quarto gruppo, su una strada laterale rispetto alla linea di partenza) ha impiegato quasi otto minuti per transitare sulla linea del via.
L’altro aspetto negativo è dato dalla misurazione, e avete un bel da dire che i nostri gps hanno un’approssimazione dell’1 per cento; se tutti danno molto di più significa che qualcosa di storto c’era (per esempio, un mese fa al Mugello il mio gps ha dato la distanza esatta). Né ci si può rimproverare di aver fatto le curve “larghe”: la chiusura al traffico era perfetta e totale, e il sottoscritto ha “drizzato” praticamente tutte le curve, specialmente dopo il km 20 quando siamo rimasti solo noi maratoneti e, alla mia altezza, non c’era molta concorrenza…
Per il resto, solo bene: è chiaro che alla consegna nel deposito borse c’è stata una lunga fila, ma io ho trovato il tempo anche di uno stupendo massaggio gratuito prima della gara. Buona la logistica dei trasporti con navette dalle tre zone previste di parcheggio al centro, dove però scarseggiavano le indicazioni per raggiungere il ritrovo (coi servizi ripartiti su due piazze a un centinaio di metri l’una dall’altra, e con necessità di superare il viale di partenza, rigorosamente transennato); è andata un po’ peggio per il ritorno, dove le strade rimaste chiuse ancora per ore ci hanno costretto a girare a casaccio alla ricerca del “nostro” bus, finché molti non hanno optato per taxi dai prezzi variabili tra i 5 e i 20 euro per lo stesso tragitto.
Percorso fatto a petali di margherita, con sei o sette passaggi dal centro (molto bello: da incorniciare gli ultimi 3 km tra il ponte dei draghi e il triplo ponte e le due chiese principali), e lunghi tratti nelle periferie dai casermoni dal tipico stile sovietico su cui si innestano le novità “europee” (ristoranti, supermercati, concessionarie auto; la benzina costa meno di 1,50); molti passaggi anche attraverso ampi parchi, tra cui due molto grandi sulle colline ai due lati della città. Tifo costante su quasi tutti i chilometri, impostato sulle grida “Bravo!” e “demo!”, che piace interpretare come un residuo del veneziano “andemo!”. Ristori puntuali e abbondanti; ristoro finale così così ma comprendente anche un brodino caldo, salutare visto il clima freschino (4 gradi alla partenza, 12 nell’ora più calda); finita presto invece la birra analcoolica che sponsorizzava l’evento. Bella medaglia, e consegna immediata sia della borsa di ricambio sia del diploma.
Alessio, che ci ha sostenuto a bordo strada nei due passaggi dal nostro hotel (in senso opposto al km 3 e 37), ha predisposto tutta la logistica delle docce e della ripartenza, che avviene addirittura in anticipo sul previsto: alle 21,30 siamo di nuovo a Bologna, mentre si sta tramando per successive escursioni maratoniche nei prossimi mesi, dal Salento alle Baleari o chissà dove.

Fabio Marri

Camminata di San Prospero a Reggio Emilia

martedì 21 ottobre 2025


La Podistica Faba capitanata da Nando Ferretti ha organizzato domenica 19 ottobre la Camminata di San Prospero giunta alla sua 41^ edizione, dopo che nel 2024 non si era svolta per alluvione nel reggiano.
La manifestazione podistica reggiana era articolata su diverse gare, la competitiva di km 11,500 e valida anche per il Grand Prix UISP, le non competitive di km 2, o km 5 o km 11,500 e le gare riservate ai giovani dai 5 ai 15 anni (cinque categorie), vero vanto della Camminata di San Prospero.
La società reggiana non ha dimenticato gli amici e gli atleti scomparsi, dedicando trofei speciali a Piero Buchignani (agonistiche), William Tagliavini e Giorgio Uccelli (gruppi), Marina Luppi (scuole) ed Emilio Leonardi (competitiva master).
Domenica mattina si è partiti alle 9 dal centro sociale la Fornace di via Cisalpina e i percorsi brevi si sono snodati per le strade del quartiere reggiano di san Prospero mentre quello lungo per la pista ciclabile del torrente Crostolo ed è passato per il paese di Cavazzoli.
Il vincitore della gara competitiva è stato il 21enne modenese Mattia Guidetti del Modena Runners Club in 39’45 che is è lasciato alle spalle il reggiano Leonardo Pignatelli della Self atletica Montanari Gruzza. Terzo posto in 41’59 per Marco Dal Cero del gruppo podistico AVIS Novellara, quarto in 42’47 per Fernando Tosti della podistica Correggio, quinto in 42’48 per Giuseppe Cerrone della polisportiva Eppe Merla.
Nelle donne vittoria come nel 2023 dell’albinetana di residenza ma modenese di origini Fiorenza Pierli dell’atletica 85 Faenza in 44’42, davanti alla sassolese Eleonora Chiara Turrini del gruppo podistico La Guglia, seconda in 44’53, a Manuela Pescarolo di Reggio Emilia, della Futura Running di Cadelbosco Sopra, terza in 47’52, alla moldava di origini Natalia Pagu del gruppo podistico AVIS Novellara, quarta in 49’00 (terza nel 203) e a Sara Ligabue dei Run Card, quinta in 50’52.
Nelle gare giovanili con 85 mini runner classificati i vincitori sono stati: Gaia Iori nei primi passi femmine, Giulia Iori nelle esordienti femmine, Matteo Alessandro Ibatici nei ragazzi, Noemi Sallaku nelle ragazze, tutti della Calcestruzzi Corradini Rubiera; Maria Alessandro Maffei della polisportiva Scandianese nei pulcini maschi; Francesco Marlean nei cadetti; Giulia Colasuonno della podistica Cavriago nelle allieve; Simone Minardi del Road Runners Club Poviglio nei primi passi maschi, Emma Corghi nei pulcini femmine, Giovanni Bonelli Neroni negli esordienti maschi, entrambi della polisportiva Borzanese,
I classificati alla gara competitiva della Camminata di san Prospero sono stati 127 (106 nel 2023).
La classifica dei gruppi è stata vinta dal gruppo podistico AVIS Novellara con 46 iscritti, seguita dalla Futura Running di Cadelbosco Sopra con 37, il Jolly CTL Bagnolo 32, podistica Cavriago 30, Self atletica Montanari Gruzza e gruppo podistico Taneto 28.
Il totale dei partecipanti sono stati 793 con 400 iscritti delle scuole

Nerino Carri

Reggiani al Trail della Rocca a Montefiorino nel modenese

martedì 21 ottobre 2025


Domenica 5 ottobre a Montefiorino, sulle montagne modenesi si è disputato la prima edizione del Trail della Rocca.
Nella corsa in fuoristrada di Montefiorino, comune al confine tra le province di Modena e Reggio Emilia il percorso era di km 18 con 900 metri di D+. Il percorso si snodava attraverso boschi, castagneti, passando dalla Rocca Medievale e alla Pieve Romanica, un tracciato tra natura e storia.
Il vincitore nei maschi è stato un atleta della società organizzatrice, la polisportiva Montefiorino, Alessandro Lombardi in 1h34’39 che ha preceduto Hicham El Massa dei Run Card, al traguardo in 1h35’01 e la frassinorese Alessandro Marcolini della società reggiana Sportinsieme Castellarano, all’arrivo in 1h36’20.
Nelle femmine vince la modenese di Frassinoro Manuela Marcolini dello Sportinsieme Castellarano in 2h01’42, seguita dalla reggiana Giulia Botti dell’atletica Reggio in 2h04’38 e Simonetta Minestrina dell’atletica Trento in 2h08’06.
Fra i 52 classificati al trail in provincia di Modena anche alcuni reggiani come Stefano Costi dello Sport Club Lombardini, 21esimo in 2h18’53; Maurizio Croci dell’atletica Castelnovo Monti, 28esimo in 2h28’41; Giordano Cecchini dello Sportinsieme Castellarano, 39esimo in 2h42’39; fra le donne ottima sesta Lara Compagni del Tricolore Sport Marathon in 2h22’16.

Nerino Carri

News atletica Reggio

lunedì 20 ottobre 2025


Castel del Rio (BO) – Successo di Isabella Morlini nello Short Trail del Marrone (12 km, d+ 550 m). Per la trail runner Atletica Reggio crono di 1h02'02 e primo posto nella gara femminile, davanti alla seconda classificata Marianna Rusu (Luivan Settignano, 1h09'13).



Reggio Emilia – 5 podi Atletica Reggio nella Camminata giovanile di San Prospero. Nelle Pulcine seconda Carlotta Menozzi e terza Agnese Ragni, nei Pulcini secondo Riccardo Zampineti, negli Esordienti secondo Emiliano Alberini, nei Cadetti secondo Claudio Alberini.



Reggio Emilia – 2 podi Atletica Reggio nella Camminata di San Prospero (11,5 km). Nella gara maschile, vinta da Mattia Guidetti (Modena Runners Club, 39'45), terzo Marco Dal Cero (Fidal Atletica Reggio, Uisp Avis Novellara, 41'59). Nella gara femminile, vinta da Fiorenza Pierli (Atl. 85 Faenza, 44'22), terza Manuela Pescarolo (Fidal Atletica Reggio, Uisp Futura Cadelbosco, 47'52); settima Jessica Malatesta (Fidal Atletica Reggio, Uisp Futura Cadelbosco, 51'14).



Imola (BO) – Nono posto di Jane Bethany Thompson nel Giro dei Tre Monti (15,3 km), vinto da Giulia Cordazzo (Fratellanza Modena, 54'33). Per la runner Atletica Reggio crono di 1h05'51.



Lonigo (VI) – TITOLO ITALIANO del Centro Sportivo per Atletica Reggio grazie ad Allegra Iori, che vince i tricolori CSI su strada nella categoria Ragazze (1600 metri in 5'14''98). A completare la spedizione Cecilia Garimberti (12esima nelle Ragazze) e Nina Monti (18esima nelle Cadette).



Cremona - Arrivano i nuovi personali per due runner Atletica Reggio impegnati nella mezza maratona di Cremona, valida per i campionati italiani sulla distanza: 1h05'58 per Patrick Francia (39esimo parlando di classifica assoluta), 1h08'33 per Fabio Ciati (72esimo). E nuovo personale anche per Manuel Cecchini (Corradini Rubiera, 1h12'53), che a partire da gennaio vestirà i colori Atletica Reggio, per la quale è già tesserato CSI.



Parma - Due runner Atletica Reggio nella top ten della 24KM, inserita nel programma della Parma Marathon: quinta Lorena Belli in 1h42'33, sesta Rosa Alfieri in 1h44'00. Al primo posto Giorgia Mancin (RC Comacchio, 1h33'59).



Formigine (MO) – Sesto posto di Salvatore Franzese nell'Ecocarovana (10 km), vinta da Abdelilah Ait Nakhli (MDS Panaria, 31'00); per il runner Atletica Reggio crono di 34'15. Nella gara femminile, vinta da Asmamaw Nega Malefia (Pol. Monte San Pietro, 39'55), ottava Assunta Clemente (Atl. Reggio, 43'16).



CANOSSA TRAIL MARATHON - Si terrà domenica 26 ottobre, con partenza e arrivo a Vezzano sul Crostolo, l'edizione 2025 del Canossa Trail Marathon, organizzato da Atletica Reggio. Tre le gare in programma: Castello di Rossena – Trail 42 KM, dislivello positivo 2100 m, percorso tecnico e panoramico che abbraccia le alture e conduce fino ai bastioni del celebre castello medievale; Castello di Canossa – Trail 24 KM, dislivello positivo 1150 m, itinerario affascinante che raggiunge le rovine della storica rocca di Matilde di Canossa; Monte del Gesso – Trail 12,5 KM, dislivello positivo 650 m, percorso breve ma intenso, adatto anche a chi vuole mettersi alla prova con il trail running.
Non mancherà uno spazio dedicato ai più giovani con il Mini Trail, che vedrà la partecipazione di atleti suddivisi in categorie per età, dagli Allievi ai Primi Passi.

Info e iscrizioni: www.canossatrailmarathon.it

Alex Bartoli

Domenica 19 Ottobre 2025 “45^ Camminata della Caldarrosta” Montepastore (BO)

lunedì 20 ottobre 2025


Bella domenica di sole anche se le temperature sono leggermente scese in particolare al primo mattino. Oggi era in programma la “45^ Camminata della Caldarrosta” a Montepastore (BO) inserita nel programma della “46^ Sagra della Caldarrosta”, evento che ormai è consolidato nel tempo che attira parecchie persone che come noi nell’arco della giornata favorita dal sole decidono di risalire la Valle del Lavino. Usciti dall’auto nel parcheggio antistante la zona sportiva dove sono state sistemate le tende dei Capigruppo ci accorgiamo che la temperatura si è sensibilmente abbassata, si inizia a pensare ad un abbigliamento più adeguato. Nel piccolo centro sportivo c’è un forte fermento, stanno arrivando le prime bancarelle che si posizionano per vendere i propri prodotti soprattutto alimentari, mentre in un altro settore che dovrebbe essere un campo da pallacanestro è stato allestito il ristorante della sagra che tra poche ore avrà a disposizione borlenghi e crescentine, per ora è in funzione il bar per le colazioni con fette di torta prodotte in casa. Uscendo da un piccolo cancello laterale si accede al punto di Partenza Ufficiale collocato nel bel mezzo di un prato in leggera salita ma per poco infatti un ripido sentiero in discesa ci porta all’interno di un bosco che ha già i colori autunnali molto ben definiti, bellissimi a livello cromatico: sono i colori caldi dell’autunno. In questo bosco nelle passate edizioni era possibile vedere delle sagome di animali di misura reale che servivano per tirare con l’arco specialità di campagna, quest’anno non ne abbiamo visto nemmeno una. Si cammina quasi sempre in salita fortunatamente non continua, incontreremo numerosissimi cartelli che indicano la direzione dei due percorsi odierni: in linea di massima se ricordo bene incontreremo sono 4/5 volontari su tutto il tracciato. Usciamo momentaneamente dal bosco ci troviamo a ridosso di un piccolo invaso d’acqua, alla nostra destra sfila l’asfalto di Via Lavino siamo ai limiti del territorio di Montepastore che è parte del Comune di Monte San Pietro che comprende un territorio vastissimo. Intanto abbiamo lasciato lo sterrato, un paio di scalini eccoci sull’asfalto di Via Ara dei Conti, si viaggia in discesa anche piuttosto ripida, segnale premonitore dopo una decisa svolta a sinistra si riparte in decisa salita su di un sentiero sterrato. Dopo una delle tante curve incontriamo un tratto insolitamente fangoso dovuto all’uscita dell’acqua di una risorgiva, situazione: nel mezzo fango, ai lati le razza con le spine. Passeremo con molta attenzione sui lati. Intanto siamo entrati nella corte di una vecchia casa in sassi, bellissima ma molto isolata. Il fondo stradale è cambiato adesso abbiamo un sentiero di crinale in sassi piuttosto scorbutico, attenzione a dove si mettono i piedi. La nostra curiosità viene attirate da alcune alte altane di legno, molto probabilmente servono per la caccia di selezione ai cinghiali. Siamo al ristoro intermedio, oltre al bicchiere di the caldo ci vengono offerte delle fette di salame di un produttore della zona: la sosta è obbligatoria. Si riprende a camminare in discesa su di un sentiero che prima è in ghiaia poi diventa erboso che ci conduce sul fondo di una piccola e stretta valle. Ci siamo abbassati parecchio, si ricomincia a salire utilizzando delle cavedagne a bordo campo che sono intraversate in contropendenza abbastanza impegnative. Siamo nuovamente sull’asfalto alla nostra destra si intravede l’abitato di Montepastore, non ci rimarremo per molto dopo pochi metri un volontario ci indica di girare a destra: parte un sentiero in sassi che con una ripida e decisa salita ci riporta all’inizio del bosco che avevamo utilizzato all’andata. Avremo ancora poco più di un chilometro all’arrivo ci attende un continuo salire e scendere in mezzo agli alberi fino a quando una decisa salita ci porta nel pratone iniziale dove tutto era iniziato. Ristoro finale molto spartano con consegna immediata del premio di partecipazione: l’ennesimo sacco di plastica tipo porata scarpe e una bottiglietta d’acqua. Intanto la Sagra si è animata, nell’aria profumo di cibo, stanno uscendo i primi borlenghi che qualche podista acquista da asporto. Bel percorso molto ben segnalato, panorami a 360 gradi, tracciato corto ma impegnativo.

Renzo Barbieri

 
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