Cronache e Notizie

Rivalta, 29^ Maratonina del Crostolo

lunedì 24 novembre 2014

Mentre sto arrivando a Rivalta, mi raggiunge un sms di Italo, che è già lì e annuncia che sto sulla “Gazzetta di Modena”: per ragioni ingloriose, nel senso che il cronista-fotografo della Gazzetta (il celebre addetto stampa della Corrimodena) mi ha pescato nella fila dei 700 rapinati modenesi, in visita alla questura per l’esposizione degli oggetti recuperati (naturalmente i miei non c’erano). Opportuno ricordarsene oggi che si va a votare (senza fare una gran fila per entrare ai seggi).
All'ingresso nel magnifico parco-vasca di Corbelli, a monte di Rivalta, le prime persone incontrate sono appunto Cecilia coniuge di Italo e Gabriele figlio di Teida: dunque i due fotografi-principi del podismo modenese hanno scelto questa gara invece di quella comodissima ma poco pittoresca di Formigine! Arriva anche Mastrolia con la sua ben assestata famiglia al completo, poi papà e figlia Torricelli da Carpi, poi vedo altre magliette recanti uno dei tanti nomi assunti dal gruppo di Alessio.
Mancano solo le cacciatrici di prosciuttini, perché oggi l’unico premio è mezzo chilo di spaghetti; e, a occhio, direi che anche i partenti anticipati siano pochi. Stranamente manca Morselli, ma a leggere il suo sito lo si scopre vituperato per aver osato insinuare dubbi (poi ritrattati) sulla correttezza della maratona di New York conclusa da una certa Laura Boldrini: quando si dicono i poteri forti, onorevoli gollèghi, un’inzurto fattammé è un’inzurto a dutte le donne… (chi di dubbio ferisce… su queste stradine crostolesi qualcuno nel 2005 osò insinuare dubbi circa la maratona finita da Prodi, e Morselli …).
In ogni caso, mentre Modena ripropone le stesse minestre, Reggio si rinnova: e anche questa corsa, cui ricordavo di aver partecipato fin dal 1° maggio 1997 (quando ci misi 1h 54, lemme lemme perché tre giorni dopo avevo una maratona), ha scoperto una nuova collocazione, in un parco magnifico creato dagli Estensi a metà Settecento, di cui le foto dei nostri due campioni danno un’idea.
Bravo Nerino Carri a inventare e organizzare: quel Nerino che, quando andavamo a correre insieme la maratona di Firenze o del Ventasso, mi parlava delle sue esperienze di cavaliere, ammonendomi che i cavalli drogati non sudano, esattamente come certi campioni italici che all’epoca stabilivano primati stupefacenti arrivando senza una goccia di sudore… Se posso muovere una sola critica oggi, è sulla scarsa qualità dei ristori in gara: ma Nerino (ben conscio del fatto che un resoconto di gara è credibile solo se ci sono anche delle osservazioni critiche) dice che quell’orribile e annacquato tè non l’ha preparato lui.
Il giro invece è molto bello, in buona parte lungo il parco del Crostolo a monte di Reggio (teatro anche degli ultimi km della maratona prossima), molto frequentato anche da podisti autonomi e ciclisti, ma assolutamente senza traffico di auto (giuro che non ne ho vista neanche una per tutti i 20,970 segnati dal mio Gps).
Percorro la prima metà del giro col Giaroli-cugino e un suo amico trailer (foto di Italo n. 2992, di Teida 248) che mi raccomanda la Saint’Etienne-Lyon (se mai riuscirò a trovar posto); mentre gli ultimi 10 km li faccio con Giorgio Borghi da Fiorano (foto 3553 Italo), l’unico superstite, come podista, dei 4 “Borghi agricoli” della gloriosa staffetta di Baggiovara, anno 1990; che mi confessa di essere guarito da una “brutta malattia” anche grazie alla corsa, fatta su consiglio medico, e trova che la palazzina estense del traguardo potrebbe essere una buona sede per il matrimonio di sua figlia, se a prezzi ragionevoli. Pure la mia scolara Brunetta, sempre presente, si è lasciata alle spalle quella certa malattia, e adesso corre allegra, sul filo dei 60...
Proprio sul traguardo, raggiungo, con l’istinto poco cavalleresco del predatore che non guarda in faccia nessuno, Maurizia G. (nelle foto di Teida mi è ancora davanti), fascinosa podista reggiana conosciuta alle Egadi, e che raccomando di immortalare a Italo (vedi foto 3584).
Insomma, direi che siamo sulla linea del sorpasso che Reggio ha ormai effettuato su Modena: guardando come è sistemato il parco Crostolo (vedere foto di Teida, anche per i cartelli illustrativi), e poi percorrendo la bella circonvallazione nuova che da Rivalta porta a Masone senza sfiorare Reggio, e ritrovando i cartelli che conducono alla stazione dell’alta velocità (mentre noi modenesi ci gingilliamo ancora con la “linea stowica” e la “gwonda nowd”), e pensando che a Reggio vedono la serie A grazie al Sassuolo, mentre noi… speriamo nel Carpi, mi rendo conto della differenza che passa tra i nostri passati sindaci e quelli reggiani..
Alla fine, pare che il mio voto sia identico a quello di Italo, e probabilmente di altri principes di Modenacorre. E se si potesse votare seriamente anche per il Coordinamento modenese…

Fabio Marri

 
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