Trotterellata - Sala Bolognese (BO)domenica 6 ottobre 2024Stamattina (finalmente) un bellissimo sole ha accompagnato più di 1.000 podisti alla mitica Trotterellata di Sala Bolognese, 28 gruppi podistici e 6 gruppi di scuole locali, nella classifica di società emerge il Passo Capponi con 60 (+10) iscritti. Grazie alla collaborazione e alla disponibilità dell'Avis Sala Bolognese il Passo Capponi ha organizzato un primo giro alle 7:30 (con tanto di ristoro dedicato) per dare la possibilità a chi sta preparando le maratone invernali di macinare km in compagnia. Alle ore 9:00 partenza ufficiale per tutti ed è stato veramente bello vedere così tanta gente che ha aspettato "lo sparo" ma soprattutto è stato bellissimo vedere così tanti bambini e così tante famiglie. Percorso tipico "della bassa" bolognese, con partenza dal centro sportivo, poi si prende la pista ciclabile fino a Padulle e si svolta in direzione argine del Samoggia. Appena si arriva all' argine c'è il primo ristoro, si prosegue lungo il sotto argine del Samoggia, poi si lascia lo sterrato per riprendere l'asfalto in Via Saletta, si arriva al secondo ristoro e poi si rientra al centro sportivo di Sala Bolognese lungo la ciclabile. Percorso da 14,6 km, praticamente tutto senza traffico, incroci ottimamente presidiati dai volontari e ristori ben riforniti. Pacco gara con merendine ma soprattutto con l'ormai famoso e buonissimo gnocchino fritto. Segnalo molto volentieri che a tener compagnia ai podisti per tutta la manifestazione c'era un gruppo musicale che suonava dal vivo, io non l'avevo mai visto ad una camminata e direi che questa scelta mi è sembrata attrezzatissima. Inoltre mi ha fatto molto piacere che le premiazioni di società sono state fatte dopo l'arrivo dei podisti così finalmente anch'io sono riuscito ad andare a ritirare il premio di società (pur rimanendo dell'idea che nel 2024 si potrebbero anche togliere). Faccio i miei complimenti all'Avis Sala Bolognese e a tutti i volontari per l'ottima organizzazione e per la passione che ci mettono sempre per organizzare questa camminata storica. Concludo con una mia personalissima soddisfazione nel vedere che quello che ho sempre sostenuto, ovvero che alle camminate quando si considerano anche le esigenze dei podisti, questi partecipano in massa e danno linfa nuova ad un mondo che ormai è sempre più solo ad uso e consumo dei camminatori. È questo il podismo che piace a meAlessio Guidi |
Lago Santo Skyrace:correre tra montagne leggende dell’Appenninovenerdì 4 ottobre 2024Sant’Annapelago 12 ottobre 2024 un appuntamento imperdibile ! La Lago Santo Skyrace , ormai un classico nel panorama italiano ,torna il prossimo sabato 12 ottobre con la 3^ edizione,e promette un’esperienza indimenticabile tra le maestose montagne dell’Appennino settentrionale.Un percorso che incanta :Con i suoi 29 km e 2000 metri di dislivello positivo, il tracciato della Lago Santo Skyrace è un vero e proprio invito alla grande corsa in montagna. Totalmente privo di tratti asfaltati, attraverra crinali mozzafiato, boschi incantati e panorami a perdita d’occhio. Cosa aspettarsi? • Un’organizzazione impeccabile: a cura del team Mud&Snow, la comunità e lo sci club di Sant’Annapelago, l’associazione “Sentiero delle Cascate” e gli sponsor tecnici “Scarpa” e “ATK Bindings”. Tutto sarà curato nei minimi dettagli per garantire la sicurezza e il divertimento. • Un’atmosfera unica: l’entusiasmo degli atleti e il calore del pubblico creeranno un’atmosfera indimenticabile. • Ristori ben forniti: durante il percorso troverai ristori con prodotti locali per rifocillarti e recuperare le energie. • Un pacco gara ricco di sorprese: con prodotti del territorio e degli sponsor. • Servizi vari: deposito borse/spogliatoi/docce. "Il percorso è un vero gioiello per gli amanti dello skyrunning, regala emozioni uniche. La traversata di crinale del massiccio occidentale del Giovo è un’esperienza indimenticabile. Le cime del Romecchio, dell’Omo, il maestoso Giovo, il Rondinaio e la Nuda si susseguono in un “roller coaster”incredibile, offrendo panorami mozzafiato sull’Appennino. Particolarmente spettacolari sono gli effetti del foliage autunnale sia nelle foreste che nelle distese di mirtilli che assumono il caratteristico color rubino, e soprattutto dalle cime più alte si potrà distinguere a ovest il golfo di La Spezia e le isole maggiori dell’arcipelago toscano. Le torri gemelle dell’Appennino: il monte Giovo e il Rondinaio, che sfiorano i 2000 mslm, rappresentano il tratto più impegnativo ed emozionante della gara. Il Monte Giovo, detto il gigante di pietra, con la sua imponenza e la sua storia, è stato da sempre oggetto di leggende e miti. Il nome dedicato a “Giove” evoca immediatamente la figura del re degli dei nell’antica Roma. Tuttavia, l’origine del nome del monte è dibattuta. Alcuni sostengono che derivi proprio dalla divinità, altri lo collegano al termine “giogo”, riferendosi alla forma della catena montuosa. In ogni caso, il legame con la figura di Giove ha contribuito a creare un’aura di mistero e sacralità attorno alla montagna. Superate la impegnativa Giovo, agli atleti si prospetta la principale difficoltà alpinistica: la discesa della sua anticima ,nota come Grotta Rosa: uno sperone roccioso di 4 metri espostoi, ma agevolata da una scaletta in acciaio e soprattutto da 2 volontari sopra e sotto la balza esperti in alpinismo che guideranno gli atleti sugli appoggi più opportuni. Inoltre, per chi comunque non se la sentisse di affrontare questo ostacolo, esiste la possibilità di aggirare il passaggio per un sentiero leggermente più lungo ma totalmente privo di passaggi alpinistici. Questa regione montuosa, per le sue peculiarità, ricca anche di ripidi canaloni sul versante nord, è libera da impianti di risalita sciistici ed è un piccolo luna-park dello sci alpinismo invernale con percorsi ben tracciati come il triangolo del Giovo e Rondinaio. Tutta la discesa della 2^ parte del percorso resta tecnica ma senza passaggi alpinistici e comunque costantemente assistita da volontari sia lungo il percorso che ai 4 ristori presenti. Caratteristica della gara è quella di essere una skyrace che nulla ha da invidiare alle gare alpine, ma assistita in maniera impeccabile ponendo la sicurezza come priorità imprescindibile tanto da essere adatta veramente a tutti, sia ai più esperti, sia a chi affronta questo sport per la 1^ volta. Saranno presenti alla skyrace nomi di spicco della specialità, che andranno a completare il palmares stellare delle prime 2 edizioni :nel 2022 J.B.Simukeka prevalse su D. Antonioli e M. DeGasperi,C.Modena tra le donne vinse A.C. Pascua su A. Eckl e G.Botti. Nel 2023 vinse D.Antonioli su K. Spanring e G Gaggero, tra le donne C.Lelli prevalse su A. Eckl e G. Botti. Novità importante di questa edizione è il nuovo percorso “lago santo trail” di 19 km e 1050 mD+, diversamente dalgli scorsi anni questo percorso breve raggiungerà il crinale , ma per un sentiero meno ripido rispetto la sky, il trail raggiungerà la vetta di cima Omo a 1860 mslm dalla quale ritornerà a valle per un percorso totalmente inedito, la lunga discesa non presenta difficoltà tecniche rilevanti ed è caratterizzato da essere interrotto da alcune contropendenze che richiedono ottime doti fisiche atletiche di rilancio della corsa,. Il percorso non presenta reali difficoltà alpinistiche , ma in 2 brevi tratti : alla base di cima Omo e in un tratto di discesa occorre prestare molta attenzione , un percorso simile fu comunque affrontato nell’edizione 2019. Anche il finale di gara è stato ritoccato , non giungerà al traguardo da via borrace ma per sentiero che ritorna al 1° km di gara che verrà ripercorso a ritroso fino all’arrivo. Confermati gli altri 2 eventi complementari: la non competitiva walk e run di 12 km tutta nel bosco, e la mini lago santo a iscrizione gratuita per bambini e ragazzi fino 15 anni. E’ presente un generoso ristoro finale, mentre il pasta party con polenta è a cura dell’organizzazione ma da prenotare a parte l’iscrizione alle gare. In caso di forte maltempo sono previste variazioni di percorso, ma si raccomanda di adeguare opportunamente il proprio abbigliamento .Le iscrizioni restano aperte online fino al 10 ottobre, o al mattino della gara sul posto. I fotografi sono come sempre,assolutamente liberi di effettuare e pubblicare foto e video dell’evento. Francesco Montanari |
Nel bolognese al Memorial Bruno Lolli ottime gare degli atleti della squadra reggiana Calcestruzzi Corradini Rubieragiovedì 3 ottobre 2024Sabato 28 settembre è andata in scena a Zola Predosa in provincia di Bologna la quarta edizione del Memorial Bruno Lolli, la gara podistica dedicata al fondatore della Lolli Auto, scomparso il 26 aprile 2021. Dalle 16, si sono sfidati circa 250 atleti e atlete, provenienti da tutta Italia e alcuni anche dall’estero, che hanno corso la gara nazionale FIDAL di corsa su strada, omologata sulla distanza di cinque chilometri. Il percorso si snodava tra via Dozza, via Roma e via Casteldebole, con quattro gare distinte (due maschili e due femminili). A gestire l’organizzazione è stato l’atleta Arturo Ginosa con la Lolliauto. Con 17 atleti sotto i 15', l'edizione 2024 del Memorial Bruno Lolli di Zola Predosa ha riscritto le liste italiane all-time dei km 5 di corsa su strada, distanza solo da pochissime stagioni resa ufficiale dalla federazione internazionale e che fino a oggi ha visto una quantità esigua di manifestazione con distanza certificata disputate. Nei maschi con 13'43 vince il keniano Shadrack Kipkurui Kenduiywo dei Run2gether, record della gara bolognese, che precede Francesco Guerra dei Carabinieri, che con il suo 13'51 sale al quinto posto delle liste italiane di sempre. Memorial Bruno Lolli che ha visto al terzo e quarto posto Konjoneh Maggi dell’atletica Lecco Colombo in 14'07 e il reggiano di Guastalla ma tesserato per la Calcestruzzi Corradini Rubiera Giuseppe Gravante in 14'09 (allenato da Stefano Baldini il campione olimpionico di maratona a Atene 2004) che diventano l'ottavo e nono italiano all-time. A Zola Predosa oltre a Giuseppe Gravante era presenti altri atleti della squadra rubierese come Mattia Marazzoli, decimo in 14’30, il rubierese Fabio Lusuardi, ventesimo in 15’07, Riccardo De Anna, 23esimo in 15’09, Massimiliano Bergamasco, 26esimo in 15’29, Giovanni Bresolini, 42esimo in 16’01, Mattia Guidetti, 46esimo in 16’29, Umberto Preci, 52esimo in 16’39 e Michele Minervino, 66esimo in 17’03. Nella gara femminile, disputata in una serie a parte, vittoria per la veneta Michela Moretton della Assindustria Sport Padova in 16’31, seguita dalla burundiana Violette Ndayikengurukyye del Virtus C.R. Lucca in 16’37 e Giulia Vettor del CUS Parma in 16.41. Della Calcestruzzi Corradini Rubiera la Toscana Enrica Bottoni è quinta in 17’08 e la reggiana Carlotta Denti ventesima in 20’37. Notevole il numero dei classificati al Memorial Bruno Lolli con 181 atleti giunti al traguardo. Nerino Carri |
I reggiani alla Maratonina di Mantova con Patrick Francia e Rosa Alfieri secondimercoledì 2 ottobre 2024Domenica 29 settembre si è svolta a Mantova la classica del podismo virgiliano e la non competitiva di 9 chilometri aperta a tutti. La Maratonina di Mantova, denominata Half Marathon, è la gara podistica competitiva che è partita alle 9 dal ponte di San Giorgio in via Legnago, proseguendo a Lunetta e a Frassino, lambendo i Laghi di Mantova, quindi è passata per il centro storico, i quartieri di Valletta Valsecchi e Valletta Paiolo prima di raggiungere il traguardo in piazza Sordello. Molti gli atleti ed accompagnatori, che hanno affollato le vie della città dei Gonzaga camminando, correndo e visitando le bellezze della città lombarda. L’evento podistico mantovano una gara storica, fortemente rinnovata e allargatasi oltre i confini italiani: ben 13 le nazionalità rappresentate. La gara non competitiva ludico-motoria denominata Easy Run è partita alle 10 sempre dal ponte di San Giorgio. Nella 29esima Mantova Half Marathon successo del mantovano Marco Montorio dell’Atletica Rigoletto, secondo l’anno scorso e primo nel 2022, con il tempo di 1h09’27. Il reggiano residente a Vezzano sul Crostolo Patrick Gaspari, tesserato per l’atletica Reggio si classifica secondo con il crono di 1h09’34, record personale sulla mezza maratona dopo 1h10’17 di quindici giorni fa alla Guastalla Half Marathon. Terzo Federico Pisani del Team Attivasalute in 1h10’24, quarto Paride Zani dell’atletica Carpenedolo in 1h12’58 e quinto il mantovano Alberto Marogna degli Spartacus in 1h130’00. Nel femminile vittoria di un altra atleta di Mantova, Aurora Papotti dell’Xc Team di Villimpenta in 1h26’01, che ha bissato il successo del 2023. La reggiana residente a Correggio ma sicula di origini Rosa Alfieri, a Mantova con i colori del Circolo Minerva di Parma è seconda in 1h27’40, la modenese Nicoletta Venturelli del 3’.30’’ Team terza in 1h27’47, la mantovana Alessia La Serra del San Pio X in 1h30’22 e Anna Pacchetti del Team Km Sport in 1h32’48. Altri reggiani in classifica o di squadre di Reggio Emilia: Alain Filon del team carpinetano Amorotto, ottavo in 1h13’46; Simone Montelaghi, decimo in 1h16’53 e Francesco Maggio, sedicesimo in 1h20’26, entrambi della polisportiva Scandianese; Daniele Albarelli, 46esimo in 1h26’59, Marco Bellesia, 171esimo in 1h39’49, Stefano Bertani, 50aesimo in 2h06’15, tutti della podistica Correggio; Francesco Tirelli dell’atletica Reggio, 321esimo in 1h50’15. Poco meno di un migliaio i partecipanti, la maggior parte sulla distanza della mezza maratona e anche quelli che hanno gareggiato sui km 9. Gli organizzatori, la Quisport e la Hig Five assieme al Comune di Mantova, erano soddisfatti per la buona riuscita della manifestazione che ha visto anche il contributo di Regione Lombardia.
Nerino Carri |
La reggiana Isabella Morlini vince la km 12 all'Alta Val Recchio Trail nel parmensemercoledì 2 ottobre 2024Domenica 29 settembre sulle montagne parmensi si è disputata la seconda edizione dell’Alta Val Recchio Trail. I percorsi sono partiti e arrivati a Varano Marchesi nel comune di Medesano ed erano due competitivi: km 33 con 1500 metri di D+ e km 12 con 600 metri di D+. Le 2 gare (km 12 e km 33) erano valide per il Circuito Trail Running Parma 2024. La 52enne reggiana Isabella Morlini dell’atletica Reggio, tre volte campionessa mondiale di corsa su ciaspole ha vinto il trail più corto in 1h07’28, ottava assoluta, precedendo due atlete parmensi, Valeria Poltronieri del Circolo Minerva seconda in 1h11’52 e Dallindyshe Lusha dei + Kuota, terza in 1h13’09. Nei maschi ai prii tre posti tre atleti della provincia di Parma, Gianluca Pinotti della RBML primo in 59’11, Costantin Pancrat dell’atletica CRAL Barilla secondo in 1h04’30, Alessandro Albioni della polisportiva Torrile terzo con lo stesso tempo del secondo. Della provincia di Reggio Emilia di Sant’Ilario d’Enza il quarto in 1h04’53, Simone Cecere del CUS Parma. Sul podio del trail lungo sono saliti nei maschi, il lombardo Donatello Rota dell’atletica Valle Brembana in 2h41’24 e due parmigiani, Nicola Pizzorni dell’atletica CRAL Barilla in 2h45’13 e Andrea Bonici della 3T in 2h47’55; nelle femmine Carmela Gabriela Gales della Up&Down Piacenza in 3h20’14, la parmigiana Domenica Garrubba dell’atletica CRAL Barilla in 3h46’27, la ligure Monica Arcangeli della Pro AVIS Castelnuovo Magra in 3h46’57. I classificati al trail in provincia di Parma sono stati 55 nella km 33 e 115 nella km 12.
Nerino Carri |
Serra Trail bagnata e fortunatamartedì 1 ottobre 2024Serramazzoni crede molto nello sviluppo della rete sentieristica e nella sua promozione sia attraverso il turismo che con eventi sportivi, da 10 anni infatti è sede di un importane raduno mtb, il Serra Ronda , perché allora non abbinarci , il Serra Trail anche per valorizzare quelle aree meno fruibili in mtb? Così è nata questa gara pure questa organizzata dal team Faeto 1000 multisport. Non si puo’ negare il successo avuto: 199 iscrizioni , su 200 pettorali disponibili e 165 partecipanti effettivi al netto di alcune defezioni in una 1^ edizione , che poi in realtà riprende il lavoro di Running 3.30 con numerose edizioni di successo del Bucamante wild trail . La gara parte regolarmente alle 9.30 e vede prevalere Robert Ferrari di 3.30 team che completa i 18,5 km del tracciato in poco meno di 1h 31’, senza storia su Giulio Piana di Mud&Snow a 3 minuti e mezzo e Alessandro Marcolini a 6 minuti. Tra le donne Dinahlee Calzolari di Mud&Snow taglia 1^ il nastro in 1 h e 43’ , a 5 minuti Manuela Marcolini e a 11 minuti Laura Prampolini. Tutti i partenti , eccetto uno o o due ritirati per problemi muscolari , giunti al traguardo abbondantemente entro il tempo limite fissato a 4 ore , anche nonostante il fondo reso a tratti viscido dal temporale di poche ore prima , in particolare un paio di tratti alle cascate del Bucamante che comunque erano ben assistiti, e forse il tratto più difficoltoso la salita al castello di Monfestino al 11° km , che in condizioni di asciutto si riesce a correre praticamente tutta se si è in buone condizioni, col bagnato effettivamente diventa realmente molto difficile , si tratta per altro di una pista storica di down-hill di mountain bike, per cui tutt altro che banale. Come tracciatore la mia intenzione era costruire un percorso veloce sì, il 1° è stato sotto i 5 min/km , ma con alcuni tratti brevi piu’ da trailer esperto , poi tutto si potrà modificare . Sull’organizzazione generale di gara si stava blindatissimi, a cominciare dai servizi del comune di serramazzoni che tiene molto a questi eventi sportivi, ma soprattutto ai volontari e collaboratori di Faeto1000 ben distribuiti su tutto il tracciato , le mitiche “rezdore”di Selva che hanno preparato il lasagna party, col supporto del Barone rosso in piazza, e giuria e crono uisp senza i quali sarebbe impossibile disputare una gara competitiva , pure velocissima la pubblicazione delle classifiche,Chiara Ferrari designer che ha ideato maglie e trofei, e il supporto fotografico di Italo Spina e un certo Giuliano Macchitelli alla rocca di Monfestino. In effetti l’attenzione mediatica è stata sorprendente alta con 2 articoli sul Carlino, sempre di questo tal G.M. e il prof Fabio Marri di un network concorrente ma senza minimo dubbio grandissimo professionista e sempre prodigo di aneddoti storici di trail e podismo. Organizzare questo evento è stata veramente una sfacchinata , ne valeva la pena ? Beh i risultati non ammettono dubbi, ci sarà una seconda edizione ? Prima bisogna smaltire la fatica accumulata con questa, poi si vedrà…. Per ora niente spoiler.Francesco Montanari |
Ottima prestazione della reggiana Barbara Bressi alla Maratona di Berlinolunedì 30 settembre 2024Alla Maratona di Berlino che si è disputata domenica 29 settembre in Germania è mancato il risultato clamoroso come record mondiali ma ottimi risultati. Per la terza volta nella storia, 4 maschi hanno corso la stessa maratona in meno di 2h04 ed era successo solo a Valencia nel 2020 e poi nel 2022. Vittoria nella gara maschile per l’etiope Milkesa Mengesha, che ha concluso in 2h03’17, due in meno rispetto del suo precedente primato di 2h05’29 fatto a Valencia e la prima grande vittoria in una maratona Major, dopo il ritiro a Londra ad aprile, e il sesto posto ai Mondiali dell’anno scorso. Il vincitore a 500 metri circa dal traguardo, ha staccato il keniano Cybrian Kotut (32 anni e 4 volte sotto l’ora nella mezza), secondo in 2h03’33 (anche per lui un personal best di un minuto esatto, avendo corso in 2h04’34 ad Amsterdam l’anno scorso). Terzo posto per l’etiope Haymanot Alewe con 2h03’31 (PB anche per lui di oltre un minuto) e quarto l’altro keniano Stephen Kiprop (classe 1999) in 2h03’37 che si migliora di circa tre minuti sul suo precedente primato di 2h07’04 di Daegu a aprile. Nella gara femminile (2:16.42) vince e domina Tigist Ketema (classe ’98) in 2h16’42 che quest’anno a Dubai aveva vinto con 2h16’07 al suo esordio in maratona per poi finire settima a Londra con 2h23’21. Il tempo nella Maratona di Berlino per la vincitrice è il ventesimo di sempre di una donna, quinta a correre almeno due volte sotto le 2h17 in carriera. Nella maratona berlinese primi quattro posti tutti etiopi, con il secondo posto di Mestawot Fikir in 2h18’48 (con quasi 2 minuti di miglioramento del suo primato personale), il terzo di Bosena Mulatie in 2h19’00 e il quarto di Aberu Ayana Mulisa in 2h20’20. In Germania alla km 42,195 di Berlino era presente anche la reggiana di residenza ma guastallese di origini Barbara Bressi, portacolori della Self atletica Montanari Gruzza che ha chiuso al venticinquesimo posto nella classifica femmine in 2h35’25, terzo tempo in Italia stagionale, dietro solo alle due olimpioniche di Parigi 2024 Giovanna Epis e Sofiia Yaremchuk. . Ottima prestazione dell’atleta di Reggio Emilia, allenata dal marito Carlo Uberto, che è prima delle italiane e con davanti solo nove europee. Poi bisogna considerare che lavora a tempo pieno ed è pure mamma, oltre ad avere avuto una carriera podistica con tanti infortuni e gli interventi subiti. Con il tempo di 2:35’25” ha anche tolto quasi quattro minuti al suo primato personale di Valencia 2022, a poco più di un anno dall’infortunio di Misano del 26 febbraio 2023 che le ha causato la rottura del tibiale posteriore e della clavicola dx e lo stop per oltre 6 mesi. Il 3 maggio 2023 è stata operata a Brescia dal Prof. Francesco Benazzo e il 4 settembre 2023, dopo 35 giorni di gesso e un’estate di fisioterapia e sessioni di nuoto e bici ha ricevuto l’ok per provare a riprendere a correre. Con la prestazione di Berlino la reggiana si inserisce all'11° posto della graduatoria all time in Emilia Romagna Buona prestazione a Berlino di un altro reggiano, Marco Rini di Campagnola Emilia al traguardo della Maratona di Berlino con la sua miglior prestazione in maratona con 2h50’12
Nerino Carri |
La Lazzarata a Reggio Emilialunedì 30 settembre 2024Sabato 28 settembre, al pomeriggio, si è disputata la decima edizione della "Lazzarata” una camminata non competitiva inserita nel programma del 2° Festival della Salute. Teatro dell’evento podistico reggiano è stata la vasta area ex San Lazzaro di Reggio Emilia, nel quartiere San Maurizio. Le persone presenti alla “Lazzarata” hanno corso o camminato su due percorsi: km 2,5 e un po’ meno km 7. Un tracciato che partiva e arrivava davanti a villa Rossi e si snodava nelle piste ciclo pedonali della vasta area verde del Campus di San Lazzaro per complessivi km 2,5, con il lungo che doveva fare tre giri. I mini-runners invece si sono cimentati su un tracciato di un chilometro. Nel 2023 nella “Lazzarata” vi era anche un altro evento podistico la Unimore Run che quest’anno non c’è stato. Vi erano 120 iscritti alla “ Lazzarata” di quest’anno, in leggera flessione rispetto all’anno scorso in cui vi erano stati 187 iscritti di cui 62 dell’Unimore, nel 2022 erano stati 176, tutti e due i dati in leggero aumento rispetto all’ultima edizione del 2019 prima della pandemia dove era stati 163, Nell’evento podistico reggiano non vi è stata la classifica dei gruppi perchè il ricavato della manifestazione verrà devoluto in beneficienza alle associazioni LILT RE, Sostegno e Zucchero e Gli amici di Davide.Nerino Carri |
Marcialonga del Buter e Formai a Taneto nel reggianolunedì 30 settembre 2024Nel reggiano vicino a Sant’Ilario d’Enza, a Taneto nel comune di Gattatico, domenica 29 settembre è andata in scena la Marcialonga del Buter e Formai, in una bella giornata di sole. Per due anni nel paese della bassa reggiana si è disputata la Marciacorta a Taneto dal Buter e Formai, sui percorsi di km 10 competitivi, km 6 e km 10 non competitivi, nel 2020 e 2021. Dal 2022 gli organizzatori della podistica locale sono tornati ai tracciati del 2019, con la mezza maratona competitiva e camminate ludico motorie di km 6 e km 9,5. I percorsi si sono snodati per la maggior parte in stradine di campagna con poco traffico fra Taneto, Gattatico e Praticello. Nella maratonina di km 21 vince William Talleri dei Modena Runners Club in 1h15’34 seguito dal reggiano Federico Davoli della podistica Correggio in 1h15’54 , da Manuel Cagliari dell’atletica Guastalla Reggiolo in 1h16’48 (secondo nel 2023), dal parmigiano Simone Pau dell’atletica Casone Noceto in 1h18’22 e dal modenese Fabio poggi della Polivalente San Vito in 1h18’44. Nelle donne primeggia e domina la maratonina di Taneto la lombarda Blerina Bregu dell’atletica Casone Noceto in 1h25’02, davanti alla carpigiana Silvia Torricelli del Tricolore Sport Marathon, seconda in 1h33’59, alla parmigiana Paola Caporetto dell’atletica Manara, terza in 1h35’28, a Valentina Lunini del CUS Parma, quarta in 1h37’47 e alla reggiana Elena Malvolti dello Sportinsieme Castellarano, quinta in 1h39’32. Nella classifica dei gruppi primo posto per podistica Cavriago e podistica Faba, entrambi con 35 iscritti, sul gruppo podistico Novellara 32, il Jolly CTL Bagnolo 28 e Insieme per Rivalta 26. I partecipanti all’evento podistico di Taneto sono stati circa 550 con 181 classificati nella maratonina competitiva (155 nel 2023).Nerino Carri |
Il reggiano Giuliano Gherardi primo nella km 19 del Maira Occitane Trail e la moglie Sabrina Polito terzalunedì 30 settembre 2024Si è corsa in Piemonte da venerdì 20 a domenica 22 settembre, la terza edizione del MOT, il Maira Occitan Trail. Una tre giorni in cui in cui gli atleti hanno toccato i luoghi più significativi e suggestivi della valle Maira, percorrendo 150 chilometri in tre giorni con un dislivello totale di 8000 metri, quest’anno arrivando a pestare la neve caduta nei giorni prima della gara. Le possibilità con cui si poteva prendere parte al MOT erano diverse: la gara regina è più impegnativa era quella che prevedeva 50 chilometri divisi su tre giorni, poi vi era la stessa versione, ma in staffetta, quindi le distanze più brevi, il Meja Occitan Trail di km 42 con 2650 metri di D+, il Viol Occitan Trail di km 19 con 1330 metri di D+ e l’Occitanwalk, l’escursione non competitiva di circa 8 chilometri. I percorsi partivano e si concludevano al trail village in zona bivio Marmora-Canosio, dall’Ufficio Turistico. I percorsi della quarta edizione del Maira Occitane Trail si sono svolti nei valloni di Unerzio e Marmora con panorami mozzafiato, borgate incantevoli, pinete e boschi colorati d’autunno. Domina le tre tappe della manifestazione 3x km 50 Fabio Cavallo del Team Marguareis, con i seguenti crono : 1^ tappa 5h11'38, 2^ tappa 6h07'15, 3^ tappa 4h41'24. Terzetto dei migliori che si ripete per quasi tutte e tre le tappe, dietro a Fabio Cavallo si alternano Diego Zanardo della Scuola di Maratona (1^ tappa in 5h37’43, 2^tappa in 6h33’50, 3^ tappa in 4h47’23) e Daniele Calandri della Inrun (1^ tappa in 5h24’51, 2^ tappa in 6h29’54, 3^ tappa in 4h47’24). Nelle femmine la migliore è Marta Cunico della Ultraibericus Team con 6h14’09 nella prima tappa, 7h42’47 nella seconda e 5h25’25 nella terza. Seconda in tutte e tre le gare Claudia Xhelali del Team ESP (1^ in 6h34’23, 2^ in 7h44’44, 3^ in 5h37’29. Terza nelle ultime due tappe per Ilaria Lo Prete del C.B. Sport- Podistica ( 2^ in 8h06’54, 3^ in 5h38’16) e nella prima Elisa Giordano del Team Marguareis in 6h33’18. Nella distanza di km 42 della Podistica Valle Varaita primo posto di Gabriele Barile in 4h27'00, seguito da Giuseppe Ferrato del Team Marguareis in 4h52'00 e Filippo Scudieri dei Runcard in 4h53'16. Enrica Dematteis compagna di squadra del vincitore maschile, reduce dalla vittoria del TOR100 conquista anche il MOT km 42 al femminile in 5h06'41, seconda posizione per Giorgia Xhelali del Team Mente Corpo in 5h10'48 e al terzo per la sorella della vincitrice, Luisa in 5h19'05 e dello stesso gruppo. Nella km 19 erano presente il 51enne reggiano residente nel comune di Vezzano sul Crostolo Giuliano Gheradi, portacolori dell’atletica Reggio che è riuscito a conquistare il primo posto in 1h55’43, battendo il secondo classificato di un solo secondo, Paolo Daniele del Team Marguaries (1h55’44 il crono) e terzo in 1h55’52 Emanuele Falla del Valsusa Running Team in 1h55’52. Nelle donne si impone Mariam Madi dell’Atletica Fossano 75 in 2h19'17 su Chiara Becchis dei Boves Run, seconda in 2h21’24 e la vezzanese Sabrian Polito dell’atletica Reggio, mogli di Giuliano Gherardi, terza in 2h31’27. In classifica al 23esimo posto nelle femmine vi Manuela Onorato dell’atletica Reggio in 3h57’13. I classificati sono stati 26 nella 3X km 50, 113 nella km 42 e 125 nella km 19.Nerino Carri |